Il sentiero di Punta Licosa dal Porto di San Marco di Castellabate

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Il Cilento e la sua natura semplice e vera.

Fa caldo. Il sole è alto e la luce quasi accecante. È una di quelle domeniche in cui ho voglia di uscire, prendo il cappello di paglia, un vestito leggero e il solito zaino, metto tutto dentro e senza farmi troppe domande prendo e vado…
Non ho una destinazione precisa in mente, ma mi sveglio con un’idea molto chiara: voglio andare a fare una passeggiata in Cilento.
Ho già scritto del Cilento – in particolare del Sentiero degli innamorati e della spiaggia di Ascea nei pressi della Scogliera di Punta del Telegrafo e ne scriverò ancora…Sì perché sto cercando di esplorare tutta la zona a poco a poco e parlando con le persone del luogo ho già fissato tanti itinerari e posti speciali da visitare. Il Cilento è sempre un’ottima idea: paesaggi stupendi, tramonti spettacolari, colori che fanno sorridere l’anima…e poi i sapori della tradizione, i profumi della natura, il mare, che da queste parti è davvero stupendo, la montagna e i sentieri per chi come me ama il trekking soprattutto se ti regala scenari di suggestione. E poi ci sono borghi di grande fascino e adoro l’idea di poter vivere così tante cose a due passi da casa…e con questa idea sempre più viva, prendiamo l’auto e impostiamo il navigatore verso la zona Castellabate. Siamo a circa a due ore di auto da Napoli e il mio itinerario di questa giornata prende forma passo dopo passo e come sempre vado dove mi porta il cuore…Il sentiero di Punta Licosa dal Porto di San Marco di Castellabate.

Uno dei cammini più suggestivi del Cilento…semplice e meraviglioso!

Il porto di San Marco di Castellabate

Ci fermiamo in un porticciolo che è una vera delizia per gli occhi e per la mente, che dopo gli affanni di una settimana di lavoro, ricerca la quiete…e quella speciale atmosfera di vacanza.

Il porto di San Marco di Castellabate è un approdo perfetto per rigenerare lo spirito. Ed eccoci, anche qui, a godere di testimonianze di un passato che ci riporta ai greci e ai romani, come provano i reperti archeologici custoditi nel Museo di Paestum. Un antico porto greco-romano, quindi, a giudicare dai segni di un passato ancora presente, e di certo anche qui ci saranno state delle ville d’otium: ti lascio il link per scoprire un itinerario unico in Costiera amalfitana cucito proprio su questa tipologia di architettura romana per dare spazio e forma ad uno stile di vita improntato al relax…

Io e Mario ne approfittiamo per chiedere informazioni sul noleggio delle barche – nostra grande passione – e ringrazio Leonardo per tutti i preziosi suggerimenti…e non solo sulle barche…torneremo presto da lui a noleggiare il nostro gozzo per andare alla scoperta di questo mare che rivela una bellezza incontaminata…che è proprio quello che sto cercando.

Il porto di San Marco è davvero uno di quei posti che io definirei “poetici”, per la suggestione della semplicità. Il riflesso dei colori e delle sagome delle barche sull’acqua, la luce che varia ad ogni ora della giornata e poi il tramonto…ma anche le persone, accoglienti e gentili, come nella natura di questo porto, che ti accoglie e ti ospita fin da subito con naturale semplicità. Amo questa dimensione di verità. Ed è per questo che sono innamorata del Cilento: un luogo vero, senza fronzoli, incontaminato e a volte selvaggio…non so, ma io mi sento di appartenere a questo posto da sempre, perché mi sembra che la mia indole si rispecchi nella natura cilentana.

Così, con una fresella e una birra al Bar “Il Gabbiano” – un posticino delizioso con vista sul porto – ci godiamo il nostro otium…
E poi completamente rilassati ci prepariamo a percorrere il sentiero di Punta Licosa dal Porto di San Marco di Castellabate.

Il sentiero di Punta Licosa

Il sentiero che porta a Punta Licosa a partire da San Marco di Castellabate è uno dei cammini più affascinanti e ricchi di suggestione del Cilento.

Un percorso che costeggia tutta la costa dal porto di San Marco per circa 2,5 Km a tratta (quindi circa 5 Km andata e ritorno) con una durata approssimativa di 1 ora, forse meno ma la bellezza naturalistica di questo sentiero ti costringe a fermarti e a godere degli scorci e dei dettagli. Immerso in una pineta, che sprigiona profumi che mi aprono finestre sui ricordi di bambina, con gli alberi che intrecciano i propri rami formando cornici perfette per le viste panoramiche che ogni tanto si spalancano sulla strada sterrata: la sua bellezza mi ha conquistato al primo passo.

Imbocchiamo la salita, quella che dal porto si vede sulla sinistra, affianco al Resort L’Approdo – meravigliosa la vista di questa struttura dall’alto sulla spiaggia privata in una caletta incastonata tra pini secolari – e arriviamo al sentiero che si fa sterrato e pianeggiante.

Non troverete subito indicazioni ma non preoccupatevi, andate sempre dritto, non potete sbagliare perché non vi sono deviazioni sul cammino, solo cancelli di ville bellissime…ci metto poco ad abituarmi a questa bellezza, a sognare una vita qui…
Ville e casette che fanno desiderare una vita sempre in vacanza…

Continuando sul sentiero, troverete ad un certo punto un’indicazione per “Monte Licosa” e un raggruppamento di casette in pietra, una strada che si fa più stretta e scale (queste portano in cima al sentiero di montagna che poi si ricongiunge con la strada “dei carrubi” ma a meno che non abbiate intenzione di andarci non fate deviazioni e continuate dritto…). Continuiamo quindi il nostro cammino verso il porticciolo di Punta Licosa. Ad un certo punto, nei pressi di un’indicazione che punta verso San Marco (al contrario) ci accorgiamo che siamo quasi arrivati alla meta…e tra vigneti a perdita d’occhio, un cielo azzurrissimo e gli alberi che protendono verso il mare cristallino, avvistiamo il faro dell’isola che appare sullo sfondo.

In particolare, sulla strada, mi incuriosisce un cartello: “Il colle del Corsicano”: si tratta di uno splendido vigneto a picco sul mare, il vigneto di Punta Licosa che produce un ottimo fiano cilentano. Magari diventerà uno dei prossimi posti da raccontare…chissà…nel frattempo ecco le info per organizzare la vostra visita.

Il promontorio che ci conduce al porto di Punta Licosa è tutto immerso nella vegetazione tipica della macchia mediterranea e qui ogni passo ti regala emozioni. Questo è un posto dove puoi lasciare andare, lasciar scorrere i pensieri, immaginare che finiscano in questo mare bellissimo, e fermare questo flusso vorticoso della mente che alla fine si calma…come questo mare. Calmo e trasparente.

Ti lascio qui il nostro video girato con il drone che cattura dall'alto tutta la bellezza di questo sentiero! ISCRIVITI al Canale YouTube di InGiroconGio' per scoprire anche la nostra produzione video e CONDIVIDI i nostri racconti con chi vuoi!

La spiaggia di Punta Licosa


E qui bisogna solo buttarsi a mare…lasciarsi andare con tutto il corpo, respirare e lavare via ogni increspatura sul cuore, che finalmente si apre…
La piccola spiaggetta accanto al porticciolo di Punta Licosa è uno dei luoghi più incontaminati e selvaggi del Cilento: la natura è davvero la padrona di casa…
Ci troviamo, infatti, nell’Area Marina Protetta del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
L’acqua è cristallina. Così tanto che fare un bagno è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita.
Accanto ad un molo di pochi metri, quanto basta per consentire l’attracco ai gozzi dei pescatori, la spiaggia è tra quelle che hanno avuto la Bandiera Blu per il mare più bello d’Italia.
Nei pressi di questa piccola spiaggia di sassi, c’è una grande villa che guarda l’isola e il suo faro.

L’isola di Licosa è legata alla leggenda della sirena Leucosya…e il suo fascino è connaturato alla terra del mito per eccellenza che è il Cilento…

Tornando indietro: verso il nostro tramonto…

Torniamo indietro – in realtà abbiamo messo la macchina in un parcheggio che chiude alle 20 e quindi ci affrettiamo ma sarebbe stato bello trattenersi qui per il nostro tramonto…- e ci ritroviamo nel punto in cui a destra una strada asfaltata imbocca il sentiero che porta fino ad Ogliastro Marina. Questa strada è conosciuta come Via dei Carrubi ed è lunga circa 4 km e ci dicono sia bellissima, immersa in un bosco di lecci (dicono…perché noi non l’abbiamo attraversata) e tra piantagioni di ulivi e pinete porta fino alla torre di Ogliastro.

Al ritorno il sentiero ci regala una luce meravigliosa…magica.

E poi sul finale, ecco la cartolina: il Castello dell’Abate che domina la baia e tutto il borgo arroccato su Santa Maria di Castellabate, con il lungomare che si allarga, dalla punta del Monte Tresino fino al Porto di San Marco, dove ci attende il nostro aperitivo al tramonto.

Semplice come la bellezza di questo posto: una birra su una panchina mentre il sole diventa una palla infuocata che lentamente finisce in mare…

i consigli di gio’:

Se volete mangiare in un ristorantino caratteristico, che sa di casa, con interni accoglienti e soprattutto un pesce freschissimo, andate al “DiVino”.

Ottimi gli antipasti di pesce (sia i caldi che i marinati) e i primi piatti. Consigliato, per la cucina, per l’atmosfera romantica nell’antica piazzetta di Castellabate ma soprattutto per il buon vino di produzione propria. Un Fiano in purezza ottenuto da uve delle colline di Capaccio: è la brezza del mare che anche qui fa la differenza….

Indirizzo: Piazza X Ottobre, 1123, 84048 Castellabate SA

Telefono: 339 808 0457

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